Telefoni bianchi e giubbe grigioverdi
Uno spettacolo che, per primo in Italia (stagione teatrale e concertistica 1990–1991), in un appassionante viaggio poetico-musicale, ha riletto, quando era ancora tabù, finalmente in chiave storica un periodo del ’900 contrastato e lacerante (1930 — primi anni ’40).
Recensioni
- Scena illustrata: «[...] un’attrice completa, capace di restare in scena da sola e di condurre un revival dalle mille sfaccettature diverse»
- la Repubblica: «[...] un elegante gusto interpretatativo e una duttilità vocale che sorprende»
- Chi è di scena: «Ogni suo lavoro nasce da una accurata ricerca filologica, storica e del costume dell’epoca»
- Cenerentola: «Chiarini — Vannucchi: bravi, coinvolgenti, una delle certezze del teatro attuale»
- Il Corriere del Tevere: «Una signora bella e dolcissima che è riuscita ad emozionare un folto pubblico»
- Il Corriere del Tevere: «[...] uno stile tutto suo: voce eccezionalmente ricca di toni»
- Essenza: «[...] un convincimento emotivo che cattura il pubblico»
- Il Corriere di Firenze: «[...] per i nostalgici e gli appassionati della storia, con un pizzico di romanticismo»
- Il Corriere di Firenze: «Lasciarsi trasportare dallo spettacolo, nulla più...»
- L’attualità: Intervista a Violetta Chiarini
- Antonucci, De Matteis, Pecora — per il booklet del DVD di «Telefoni bianchi e giubbe grigioverdi»