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Roberto Gervaso

Roberto Gervaso, Ridotto:

Una delle poche mattatrici del nostro teatro. Una coppa di champagne d’annata tra tanti bicchieri di vino, annacquato o, comunque, sofisticato. Vedendo e ascoltando Violetta, non ci si ubriaca: ci si inebria. Non ci si ricrea soltanto: si sogna.

Tonino Scaroni

Tonino Scaroni de Il Tempo, su Caterina:

[...] Violetta Chiarini, autrice e interprete di «Io e me», un curioso dialogo tra una star internazionale e un alter ego serva e dama di compagnia… Dialogo fatto di divertenti e intelligenti contrasti che si sviluppano anche nella ricerca del diverso linguaggio, e che, alla fine, fa sorgere il dubbio se davvero esistano queste due «persone» o se lo spettacolo non voglia invece raccontarne una sola attraverso due facce tanto diverse. Divertissement condito, naturalmente, dalle belle canzoni interpretate dalla Chiarini, anche qui in veste di autrice.

Giorgio Prosperi

Giorgio Prosperi, Il Tempo:

La Chiarini canta senza sdolcinature o trilli o gorgheggi, in quel difficile equilibrio tra popolare e intellettuale, che è un raro traguardo.


Su Caterina:

Una soubrettina di tipo goldoniano, svelta, guizzante, spiritosa, con movimenti espressivi nel comico e nel patetico, e un tonificante senso del ritmo. La seconda parte, quasi tutta in prosa, sempre sorvegliata dal gusto e dalla tecnica impeccabile di Sergio Bargone, è un po’ ciò che nel vecchio teatro era la comica finale. Violetta, dopo essere stata stella protagonista, diventa la ciarliera cameriera della stella, al corrente dei segreti della padrona, in grado a volte di sostituirla e a volte di combinare pasticci… Violetta Chiarini porta lo spettacolo alla sua esatta misura e offre tutta la gamma di un’attrice originale tanto nella parte cantata, quanto in quella recitata, che non distano e non sono diverse quanto si ha il torto di credere che lo siano. Ce ne fossero di spettacoli del genere!, apprezzati, loro malgrado, anche da chi si fa campione del pop e del rock…Caldi e meritati applausi.

Ghigo de Chiara

Ghigo de Chiara, Avanti!:

Una serata con Violetta Chiarini è occasione da consigliare a chi voglia (o ancora sappia) svagarsi con intelligenza: la Chiarini è di quei personaggi che un tempo si definivano «animali da palcoscenico»…


Su Caterina:

Dopo questo invito insinuante alla nostalgia… la Chiarini si esibisce anche da autrice in proprio nella parte di una servetta Caterina che, smarronando in un comico linguaggio di derivazione umbra, va ad infilarsi in ragionamentazioni di delizioso nonsenso. E il pubblico ride e si spella le mani.

Vincenzo Sanfilippo

Vincenzo Sanfilippo di Prima Fila Online, su Caterina:

[...] La brillante interpretazione dei personaggi che la Chiarini rievoca, anzi visualizza in palcoscenico, offre composizioni espressive scenicamente interessanti, scaturite dalle molteplici possibilità interpretative date dalla descrizione pastellata dei caratteri. E ciò lavorando su più registri: quello dell’esposizione, quello della narrazione d’azione e quello dell’interpretazione dei personaggi evocati, dimostrando che nel teatro il gioco interpretativo divertente ed efficace è strumento di comunicazione dell’attore col suo pubblico, laddove quest’ultimo acconsente ad un coinvolgimento esistenziale e subliminale: intravedendo nel divertimento la centralità dell’applauso, quale effetto catartico, copiosamente rivolto all’interprete. La progettualità scritturale di Violetta Chiarini... si rafforza in quel calembour d’intrighi, e relative complicazioni, che diventano — amabilmente — armamentario scenico con il quale arrivare al cuore, pulsante e pensante, della platea.

Rita di Rosa

Rita di Rosa del Secolo d’Italia, su Caterina:

[...] La «colfa» dissacra la padrona affettuosamente, con semplicità. Una collaboratrice domestica colma di buon senso popolare, a tratti duro, a tratti innocente. La cronaca di due personalità, «servo-padrone», che si intrecciano, tracciando la linea della loro vita come piccoli segmenti d’ironia che collocano perfettamente la Chiarini nella sua realtà artistica.

Alessandro Magnifico

Alessandro Magnifico, Il Corriere del Tevere:

Una signora bella e dolcissima che è riuscita ad emozionare un folto pubblico.

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